COSA DISTINGUE SOS API

Le famiglie salvate

SOS API, specializzata nella salvaguardia, recupero e rimozione di api, successivamente al recupero fatto da specialisti adopera rigorosi e importanti processi per non causare loro stress eccessivi. Tutte le famiglie o gli sciami di api vengono infatti trasportati lontano in provincia durante la fase notturna, e collocati in appositi apiari di quarantena.

Perché in quarantena?

Le api recuperate allo stato brado, in ogni condizione, vengono sempre classificate come malate, perché possono avere infestazioni altissime di acari (devastanti per l’ape) o patologie attive da trasmettere.

Dalla quarantena inizia una serie di fasi, anche impegnative economicamente, per salvaguardare questo magnifico insetto impollinatore e tutte le api circostanti.

L’apiario di quarantena

L’apiario di quarantena è il ricovero a cielo aperto per api dove ulteriori apicoltori professionisti addetti aziendali (non hobbisti o corsisti), collocano queste famiglie in apposite arnie.

Ogni alveare recuperato viene registrato con le coordinate di recupero.

Iniziano quindi i processi di pulizia dell’ape tramite trattamenti a base di ossalico (biologici), grazie al quale tutte le cariche di varroa, acari presenti massivamente allo stato brado che uccidono l’ape nutrendosi di emolinfa, vengono abbattuti fino a percentuali di infestazione bassissime.  Il giorno successivo viene fatta una conta del grado di infestazione e, se troppo alto, inizia un ulteriore ciclo di controllo con presa a campione di un piccolo numero di api.

Successivamente a questa prima fase di salvaguardia, segue una messa a sciame, dove viene fornita alle api della cera di puro opercolo da far lavorare. Contestualmente a questa fornitura di un nuovo alveare grezzo, viene imposto loro un regime alimentare stimolante composito di zuccheri di barbabietola (molti litri).

Questi passaggi sono molto importanti, perché consentono loro di ricostituire le scorte e costruire il nuovo alveare, limitando il volo di bottinatrici a pochissime passeggiate circoscritte e determinando quindi un minor rischio di infestazione o infezione degli apiari nelle vicinanze.

Successivamente a dei periodi di ovodeposizione, vengono osservare i decorsi sanitari di ciascuna famiglia di api. A seguito di accurati controlli, e dopo aver superato dei cicli di spurgo nella costruzione di nuova cera, la famiglia riceve un punteggio in relazione a diverse caratteristiche, tra cui docilità e igienicità dell’alveare.

Il regime di selezione

Consiste nell’osservare i caratteri dominanti di ogni famiglia recuperata, spesso ibridati, che attraverso i processi di sostituzione della regina, servono ad abbassare le successive febbri sciamatorie e la tendenza aggressiva dell’ape.

La Pressofusione

Alcune famiglie recuperate presentano alveari anche molto grandi e ricchi di scorte. Questi alveari, naturalmente solo se conformi ed in salute, vengono pressati e spremuti dal miele, che viene ridato alla stessa famiglia proprietaria. L’alveare viene poi pressofuso e sterilizzato a 120°.

Le api Produrranno miele?

SOS API dispone di un compartimento minimo dedito alla produzione di miele. Il nostro scopo primario è quello di salvaguardia e ricollocamento nel territorio di apiari sani utili all’impollinazione.

Tutte le famiglie che superano l’inverno vengono messe in produzione l’anno successivo, o geneticamente rinnovate per la vendita. Con i proventi creiamo un nuovo fondo di salvaguardia per l’anno successivo, dati i costi importanti che devono essere sostenuti.

Purtroppo tutto queste fasi spesso vengono eseguite da persone non esperte nella rimozione di api, recupero sciami. L’apicoltore professionista nei mesi in cui si concentrano le maggiori emergenze d’api urbane è concentrato nel gestire il proprio parco apiario, quindi di norma non effettua rimozione, se non limitrofe e semplici.

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